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The importance of being english

Oggi ho approfittato di un po’ di offerte su Amazon americano e inglese, portandomi a casa molti manuali scontati oltre il 50%, facendo buoni affari nonostante le spese di spedizione. Da qui il desiderio di parlare di un argomento che trovo molto importante: la centralità della lingua inglese nel gioco di ruolo.
Ho grande rispetto per l’ottimo lavoro di importazione e traduzione che molte case editrici italiane fanno, ma dal mio punto di vista il futuro dovrebbe essere un altro.
La mia personalissima opinione è che nei giorni nostri non sapere l’inglese, vista la facilità con cui possiamo usufruirne e apprenderlo, non è una scelta ma una vera e propria mancanza. L’inglese del gioco di ruolo non è mai particolarmente complicato e, anzi, è un ottimo trampolino per migliorare la conoscenza della lingua.
Posto che ci sono giochi splendidi prodotti nelle varie lingue di appartenenza degli autori e non tradotti, è innegabile però quanti siano i vantaggi di usare le risorse globali dell’inglese per i giochi di respiro internazionale: i kickstarter hanno molti più fondi perchè ci sono backer da tutto il mondo e con lo stesso investimento si ottiene molto di più; la scelta dei manuali è più ampia; non ci sono errori di traduzione se gli autori sono anglofoni; arrivano mesi prima; si trova molto materiale non ufficiale; c’è un mondo intero di sconti, di usato, di offerte; ci si può confrontare con molte più persone.
Dopodichè una comunità italiana anglofona, globale e preparata potrebbe essere lei stessa creatrice di prodotti nostrani facilmente esportabili in tutto il mondo, come gli scandinavi di Riot Minds e Fria Ligan ci insegnano.

Autore

  • Filippo Franco

    Nato con poteri sopiti da Dungeon Master, scopre di esserlo nel lontano 1995 e da allora é amore assoluto per il mondo dei giochi di ruolo. Accumulatore compulsivo, ama variare, provare, sperimentare, conoscere, classificare, anche respirare, quando può, gdr. Born with sleeping Dungeon Master powers, he discovered them in the far 1995 and since then it's absolute love for rpg world. Compulsive collector, he loves trying, experimenting, discovering, categorising, even breathing rpgs.

1 commento

  1. Conte Gracula

    Sono d’accordo praticamente su tutto (magari la produzione in inglese da non anglofoni è più complessa, lì bisogna raffinare molto le capacità, o scrivere giochi elementari 😛 ).
    Io ho iniziato a imparare proprio con i giochi di ruolo (come Rolemaster) e i videogiochi.

    Però conosco anche persone che con l’inglese proprio non ce la fanno, pur riuscendo a macinare persino il francese!

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