Stefano Buonocore
Oggi abbiamo il piacere di proporvi la recensione di Bed, Bath, & Behemoth, un’avventura compatibile con D&D5e. Ringraziamo innanzitutto Menagerie Press per averci inviato una copia digitale di questo prodotto pubblicato sotto la OGL del gioco di ruolo più famoso al mondo. Se la piccola galassia di avventure autoconclusive di Menagerie Press vi incuriosisce, ne troverete molte recensite sul nostro sito; tra queste The Black Lotus of Thalarion, The Dream Prison e Adûl, City of Gold.
Se invece foste interessati all’acquisto di Bed, Bath, & Behemoth, potete trovarlo in vendita su Drivethrurpg. La copia digitale ha un costo di 8,99 dollari, mentre quella fisica softcover sale a 13,99. Come per altri prodotti di Menagerie Press, prestate attenzione; il PDF non è incluso con l’acquisto del manuale fisico, ma il bundle che li comprende entrambi è scontato allo stesso prezzo di quest’ultimo.
Recensione del Volume di Bed, Bath & Behemoth
Il manuale ha una foliazione di 41 pagine. Karrin e Pôl Jackson ne sono gli autori, coadiuvati da un nutrito gruppo di artisti che si sono occupati di illustrazioni e mappe. Il layout e il design del manuale, ad opera di William Murakami-Brundage, seguono lo standard dominante sul mercato cui Menagerie Press si attiene: fondo pagina effetto pergamena, doppia colonna e box di testo per evidenziare alcuni passaggi.
Le illustrazioni non sono tante, considerando il team di ben otto artisti. Tuttavia risultano comunque gradevoli e perfettamente in linea con il prodotto. I box di testo avrebbero beneficiato di un maggior contrasto con il fondo della pagina, e una migliore gestione dei titoli dei paragrafi e dei sottoparagrafi avrebbe sicuramente migliorato la leggibilità e, soprattutto, la consultazione veloce nel corso delle sessioni. Parliamo ovviamente di problemi non cruciali, che tuttavia sarebbe bastato poco per arginare.
Un’Avventura per i Livelli Alti
Bed, Bath, & Behemoth è un’avventura pensata per un gruppo dal diciassettesimo al ventesimo livello. Supporta da tre a sette giocatori, ma è ovviamente ottimizzata per un gruppo di cinque personaggi. Si tratta di un’avventura piuttosto rapida, che può concludersi agevolmente anche in un paio di sessioni di gioco.
La quinta edizione del gioco di ruolo più famoso del mondo difetta un po’ di avventure per personaggi di livello così alto; Bed, Bath, & Behemoth cerca di soddisfare questo bisogno. Certo, questo crea qualche inconveniente. Innanzitutto gli scontri finiscono per avere una durata imprevedibile, rischiando di concludersi in maniera fin troppo rapida e poco soddisfacente sia per il DM che per i giocatori, o al contrario di diventare frustrantemente lunghi. Ma questo è intrinseco nel gioco a questi livelli.
L’altro rischio è la facilità con cui i personaggi possono saltare intere sezioni dell’avventura, avendo a disposizione poteri e risorse che possono risultare imprevedibili agli autori dell’avventura. In questo caso Bed, Bath, & Behemoth non mette a disposizione del DM veri strumenti per risolvere il problema. Va detto che sarebbe comunque stato difficile per un’avventura così breve e senza riferimenti specifici a una campagna. Il suggerimento degli autori è di tenersi sempre pronti a utilizzare l’avventura come una cornice, prendendo in considerazione l’inizio e l’epilogo e sfruttando solo i passaggi intermedi coerenti con la narrazione. Un’operazione non sempre possibile, ma il manuale riporta vari piccoli suggerimenti che aiutano a gestire il flusso degli eventi in maniera più “modulare”.
Recensione dell’Avventura: Bed, Bath & Behemoth
Bed, Bath, & Behemoth si svolge in quattro distinti atti, più un breve (forse troppo breve) paragrafo di conclusioni. Chiudono il volume tre appendici: un compatto bestiario con le creature create ad hoc per l’avventura, un artefatto e una sintetica panoramica della regione di gioco. Come al solito le nostre recensioni sono senza spoiler. Cercheremo comunque di analizzare l’avventura per riuscire a dare un’idea delle possibilità e degli spunti che può offrire ai gruppi di gioco.
Gli eventi si aprono con l’arrivo dei personaggi a Billowing Steam, un villaggio noto per le sue fonti termali. Qui incontrano un behemoth, una gigantesca creatura realizzata proprio per quest’avventura, di nome Xardax, che occupa un bagno termale. Gli autori suggeriscono toni seriosi per l’avventura, pur inserendo alcuni “comic relief” per alleggerire l’atmosfera. Va detto che questa prima scena potrebbe risultare talmente surreale da non averne bisogno, e spingere già da sé al sorriso.
Il manuale suggerisce di non esitare a “spararla grossa” per coinvolgere i personaggi nell’avventura. Del resto, visto il loro livello, è ben difficile ci siano questioni di una certa caratura che sfuggano alla loro attenzione. Se tutto procederà in maniera lineare, sarà molto facile indirizzarli sulla giusta via, seguendo letteralmente le tracce di Xardax.
Nel Vivo dell’Azione
Per arrivare alla sua tana, dove la storia personale del behemoth si incrocia con una trama di ampio respiro, il gruppo dovrà affrontare due aree molto diverse tra di loro, ma piene di difficoltà. Ognuna di queste presenta un’avversità principale, da superare necessariamente, e una serie di piccoli incontri minori che possono essere gestiti più liberamente dal dungeon master.
La prima è un’area selvatica, una foresta piuttosto fitta in cui affrontare creature selvagge; la seconda è un’area sotterranea, con creature ovviamente adatte a quest’ambiente e un’intera città di non morti. Un grande pregio di Bed, Bath & Behemoth (come del resto di molte avventure di Menagerie Press) è che non sempre la violenza sarà l’unico metodo di risoluzione del conflitto. Anzi, il DM è spinto a incoraggiare le soluzioni diplomatiche o in generale creative.
Conclusione ed Extra
Anche il confronto finale non è così lineare quanto ci si potrebbe aspettare. L’ultimo capitolo presenta infatti una serie di complicazioni che i personaggi potranno gestire solo usando la testa. Sia ben chiaro, questo non esclude che ci sia comunque una sana dose di combattimento nel corso dell’avventura. La risoluzione, peraltro, può facilmente portare a un finale aperto: un breve paragrafo suggerisce al DM di sfruttare questi eventi per una nuova fase della campagna. Forse qui sarebbe stato più interessante avere una serie di spunti più ampi e approfonditi, ma quel che c’è è comunque un utile punto di partenza.
La prima appendice del manuale presenta alcuni nuovi mostri, tra cui i behemoth del titolo, e delle creature uniche: quattro in tutto. Segue la descrizione del Godrest, un artefatto con un’ampia e variegata serie di capacità, tra cui quella di dare corpo ai sogni del suo utilizzatore; il Godrest funge un po’ da molla degli eventi di Bed, Bath, & Behemoth. Infine l’ultima appendice presenta una breve descrizione di Lynbad, il villaggio edificato in una zona termale da cui parte l’avventura.
Considerazioni Finali della Recensione di Bed, Bath & Behemoth
Bed, Bath & Behemoth va ad occupare una nicchia molto importante nel panorama dei prodotti per D&D5e, quello di un’avventura di alto livello facilmente spendibile. Come detto, questo tipo di supplemento ha sicuramente dei problemi intrinseci. A sua discolpa, molti di questi sono direttamente figli delle capacità tipiche dei personaggi di questo livello. Non si può non notare che con qualche paragrafo si sarebbe potuto fare di più per fornire al Dungeon Master una “rete” di suggerimenti più estesa. Nonostante questo, il quadro generale della trama resta perfettamente leggibile e godibile.
L’avventura è consigliata per tutti quei gruppi che abbiano voglia di continuare a portare avanti la propria campagna ad alti livelli, ma prendendosi un momento di pausa dalla trama principale. Un’ulteriore alternativa è quella di creare un secondo filone, successivo o parallelo, proseguendo dopo la fine di questa. Un buon DM può anche utilizzarla come spunto per introdurre una minaccia completamente nuova, anche all’interno di un gruppo già perfettamente rodato.
