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The Kingdom Beyond the Hill [ Librogame ] | Recensione

Prima di addentrarci nella recensione vera e propria di The Kingdom Beyond the Hill, ci tengo a ringraziare l’autore Christopher Bünte per averci inviato una copia fisica del suo intrigante librogame fantasy che richiama le atmosfere del folklore dei paesi nordici.

Se dopo aver letto questa recensione volessi acquistare il prodotto, puoi contattare direttamente l’autore tarmite il sito ufficiale di Woohoo Mania o la pagina Facebook. I prezzi sono quelli indicati nella campagna Kickstarter; si parte dal un costo di 10 euro per il solo PDF fino ai 40 euro per il cofanetto fisico completo (comprensivo di versione digitale).

Una Scatola Piena di Materiali

Ammetto che quando ho ricevuto The Kingdom Beyond the Hill sono rimasta piacevolmente stupita dal prodotto. I materiali sono contenuti in una scatolina di cartone personalizzata, come se si trattasse di un cofanetto; una volta inserito nella libreria ha tutto l’aspetto di un libro vero e proprio, con la sicurezza però di non perdere nessuno dei materiali inclusi. Un’idea semplice ma molto efficace.

Per fare però un’analisi più accurata è necessario prendere in esame tutti i materiali presenti, che risultano essere tanti e tutti di qualità.

Per cominciare troviamo qualcosa di utilissimo e, probabilmente, inaspettato: la matita. Ebbene sì, nella scatola di The Kingdom Beyond the Hill è contenuta anche una matita HB2 di una famosa casa di produzione di cancelleria. Poi, oltre al librogame vero e proprio, ci sono anche due piccoli dadi a 6 facce, tre mappe di gioco, un blocchetto di schede per la creazione del personaggio, la scheda del villaggio di Brinthal (luogo dove inizia il gioco), la scheda del personaggio pregenerato (Rutha Gorninger), tre cartoncini con i luoghi di gioco e una base di legno per sorreggerli.

Se non voleste nemmeno rischiare di rovinare il libro giocandolo, sul sito dell’autore ci sono ottime alternative per non dover “consumare” quanto fornito nel pacchetto.

Recensione dell’Estetica di The Kingdom Beyond the Hill

Il formato del libro è A5, pratico da gestire dal momento che è pensato per un pubblico dai 12 anni in su (rimanendo intrigante per gli adulti). Il carattere scelto è decisamente leggibile e mantiene nelle forme delle lettere e dei numeri quel vago richiamo ai libri di fiabe, caratteristica accentuata dal decoro che segna il numero delle pagine posizionato in basso, centralmente.

La storia, suddivisa in 260 paragrafi, occupa circa 140 pagine. La distribuzione è ben pensata e il linguaggio semplice e facilmente comprensibile (anche da chi non è madrelingua inglese). Il testo è corredato di un numero discreto di illustrazioni, tutte decisamente evocative che trasmettono efficacemente i toni adatti alla narrazione. Malgrado si tratti di opere di origine mista (come spiegato dall’autore), l’insieme non è affatto disomogeneo.

Se proprio devo fare un appunto è legato alla rilegatura del volume; è solida, ma non consente un’apertura completa se non si vuole rovinare il testo.

The Kingdom Beyond the Hill, una Storia per Grandi e Piccini

Normalmente tutti gli abitanti di Brinthal, nel regno di Te Arras, attendono con ansia la grande festa che si tiene nel solstizio d’inverno. Ma quest’anno si prendono uno spavento enorme! Albin, il figlioletto dei casari, è scomparso durante i festeggiamenti. Sembra che il Popolo Silente lo abbia rapito. Gli spiriti sono turbati per qualcosa? Oppure è uno scherzo meschino? Sarà nostro compito trovcare il ragazzo dopo aver esplorato la foresta e aver raggiunto la collina sotto cui si cela un mondo segreto.

Questa la premessa dell’avventura contenuta in The Kingdom Beyond the Hill di cui non vi rivelerò molto di più per non incorre in fastidiosi spoiler e rovinarvi l’esperienza di gioco. Christopher Bünte ha una notevole esperienza nella scrittura di testi per bambini e ha già ambientato altri tre librigame (The Secrets of Candarlin, The Temple of Shadows e Shadow over Brintal) nel mondo immaginario di Te Arras in cui questa vicenda si snoda. Non c’è però da temere non è obbligatorio conoscere gli altri testi o averli giocati per apprezzare a pieno quessta avventura.

La trama risulta logica e coerente e, sebbene vi sia in più punti la possibilità che la storia del nostro personaggio non raggiunga l’obiettivo di salvare il piccolo Albin, se saremo fortunati e accorti alla fine il bambino tornerà tra le braccia della madre e il villaggio riavrà sua pace.

I temi sono molto fiabeschi e, più che horror, posso definire il testo come un dark fantasy molto incentrato sul folklore del nord Europa; risulta quindi perfetto per il periodo invernale, da giocare con una tazza di cioccolata calda e qualche biscotto fragrante.

Le Regole del Gioco e la Creazione del Personaggio

Come da tradizione per i librigame, anche The Kingdom Beyond the Hill è strutturato in paragrafi. Alla fine di ciascuno viene chiesto di effettuare una scelta tra due o più opzioni che consentiranno di procedere nella storia. In alcuni casi ci sarà la necessità di superare una prova il cui esito determinerà la strada da seguire.

Quando accadrà sarà quindi necessario tirare uno o entrambi i dadi a sei facce, sommare il risultato e confrontarlo con quanto indicato nel paragrafo per scoprire quale direzione prendere. In altri casi sarà necessario superare un livello di difficoltà per una prova legata alle caratteristiche del nostro personaggio. Anche in questo caso faremo uso dei dadi a sei facce per tentare di superare l’ostacolo senza brutte conseguenze.

The Kingdom Beyond the Hill propone due possibili approcci al gioco; possiamo utilizzare il personaggio pregenerato Rutha Gorninger o crearne uno secondo le regole presentate all’inizio del volume.

Se dovessimo decidere di affrontare la storia dal punto di vista di Rutha, troviamo una bellissima introduzione dedicata a questo personaggio. La giovane è la figlia maggiore del casaro, sorella quindi del piccolo Albin di cui avrebbe dovuto occuparsi invece di andare alla festa.

Se invece decidessimo di generare un personaggio tutto nuovo, le regole di creazione sono veramente semplici e la scheda del personaggio risulta rapidissima da compilare. Dopo aver scelto un nome, bisogna distribuire 4 punti nelle caratteristiche e 6 nelle abilità. I punti ferita del nostro personaggio all’inizio dell’avventura sono 25 e avremo come equipaggiamento una daga che ci garantisce un piccolo bonus all’attacco. Avremo a disposizione anche 20 monete d’oro e 2 razioni di cibo.

L’Esperienza di Gioco

Come dicevamo in precedenza, The Kingdom Beyond the Hill può essere affrontato in diversi modi. Personalmente ho cominciato con la creazione di un personaggio originale con cui ho seguito l’intero dipanarsi della storia. Ammetto di essere rimasta fin dal principio incuriosita dalla possibilità di seguire la storia dal punto di vista del personaggio pregenerato; ho però deciso di tenerlo come seconda possibilità di gioco. Ebbene non sono rimasta delusa perché le implicazioni della stretta parentela tra la protagonista e il ragazzo scomparso valgono decisamente una seconda giocata.

La trama è fluida e ben strutturata, e il supporto delle carte dei luoghi, su cui tracciare man mano i progressi e gli avvenimenti principali, sono di certo un valore aggiunto. L’abbondanza di materiali di supporto rafforza l’impressione di un prodotto completo e pratico.

A seconda di quale personaggio sceglierete di interpretare, la trama ha un suo finale naturale e coerente, ovvero salvare il piccolo Albin dal mondo delle fate. Non si tratta di un finale scontato però; le difficoltà sono numerose e non tutte risolvibili con la pura fortuna nel lancio dei dadi. Scelte sapienti e la soluzione di qualche enigma (non difficilissimo ma fantasioso) sono essenziali per portare il nostro personaggio all’agognato finale tutto intero.

Conclusioni della Recensione di The Kingdom Beyond the Hill

In conclusione posso sinceramente dire che The Kingdom Beyond the Hill è un librogame decisamente versatile e adatto ad un pubblico di ogni età.

La possibilità di affrontare la trama in modalità diverse; quella che ricorda un calendario dell’avvento è originale e può offrire diverse possibilità di fruizione. Il testo infatti è gestito a capitoli (o a obiettivi) legati ai vari luoghi della trama. In punti specifici è possibile, seguendo il suggerimento del paragrafo, fermarsi e decidere di proseguire in un secondo momento. In questo modo, cominciandolo il primo dicembre e fermandosi ogni volta che il testo lo suggerisce, è possibile vivere l’avventura di The Kingdom Beyond the Hill in 24 giorni, come se si trattasse, appunto, di un calendario dell’avvento.

Se siete amanti delle storie fantastiche e del folklore dei paesi nordici, The Kingdom Beyond the Hill è sicuramente il prodotto che fa per voi, anche se non avete mai approcciato un librogame!

Se avete apprezzato questa recensione di The Kingdom Beyond the Hill, continuate a seguirci per essere sempre informati su altri librigame!

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