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Weird World – Weirdstart | Anteprima

weird world preview

Un grazie speciale va all’autore Simone Anselmi e a tutto il team di Tin Hat Games per averci omaggiati di una copia del Weirdstart di Weird World in modo da poterne parlare in anteprima. Se non avete capito di cosa si sta parlando non preoccupatevi, è normale. Weird World è un gioco di ruolo retrofuturistico appartenente al genere weird science-fantasy.

Nel caso voleste anche voi questo manuale, sappiate che si tratta del quickstart (da qui “Weirdstart“), ovvero di un’anticipazione dei contenuti che saranno poi disponibili nel prodotto definitivo. Potete trovarlo in copia fisica al costo di 18 € sullo store ufficiale oppure qui potete scaricare gratuitamente la copia digitale.

Vi consiglio anche di seguire la pagina Kickstarter dedicata al progetto, sulla quale a inizio 2024 potrete scoprire maggiori dettagli sul gioco e acquistare la vostra copia.

L’Ambientazione di Gioco

Le indicazioni sul mondo di gioco sono molto efficaci, ma non troppo prolisse.

Siamo nel 6042, ci troviamo sul pianeta Terra e l’umanità ha vissuto notevoli evoluzioni. Nel corso dei secoli ha assistito a invasioni aliene, viaggi nel tempo, sviluppo tecnologico (compresa la nascita degli automaton e biomeccanica), devastazioni e rinascite. E ovviamente non possiamo dimenticare i terribili eventi del 4600! L’ombra di quanto possa essere accaduto aleggia ancora sul mondo sotto forma di Energia X (enX), radiazioni che contaminano la materia organica le quali, come vedremo in questa anteprima, ha un ruolo fondamentale in Weird World.

Questi e altri eventi si sono susseguiti, sono comparsi, spariti e a volte ritornati, segnando in maniera permanente la Terra. Quel che è certo, è che hanno reso l’ambientazione quello che è ora. L’umanità vive in centri abitati devastati dalle ere, senza nemmeno più le energie per farsi guerre; hanno dovuto imparare a gestire un qualche tipo di convivenza con automaton, alieni, mutanti e “weirdzard”. Questi ultimi due sono creature nate dall’esposizione e dall’uso di Energia X; entrambi sono bistrattati, dal momento che la società vuole mantenere una finta apparenza di “purezza”. I weirdzard sono però anche temuti; essi infatti hanno imparato ad utilizzare l’enX, creando effetti in tutto e per tutto simili alla magia del genere fantasy. L’unica differenza è che, se abusata, fa comparire arti extra, tentacoli o occhi in posti bizzarri.

Si delinea dunque una società i cui dettagli si sono persi nei secoli, volutamente vaga per poter inserire elementi narrativi quando necessari; ho anche apprezzato molto il fatto che la Weirdstart sia stata scritta come se fosse una guida per alieni e viaggiatori del tempo (di fatto integrandola nell’ambientazione).

Le Ispirazioni e le Influenze dell’Opera

Molti di voi avranno già trovato dei punti in comune con altre opere che hanno ispirato questo gioco di ruolo. L’autore inserisce con grande correttezza un riquadro di testo in cui le cita; tra esse troviamo L’Ultima Torcia, Caves of Qud, Kenshi e altri ancora; io personalmente mi sento di aggiungere che le atmosfere create ricordano anche quelle di Rick and Morty, Futurama e Fallout.

A confermare queste sensazioni ci sono alcuni luoghi presentati nella Weirdstart, molto significativi per inquadrare cosa si porterà poi al tavolo da gioco. L’evocativa Magnetown è una città che non accetta mutanti, mentre altre colonie hanno compreso che si sopravvive meglio da uniti. Il Golfo della Vergogna un tempo era un porzione di mare, ora corrisponde ad un acquitrino in cui i più coraggiosi (o pazzi) vanno in cerca di vecchi tesori. La Piana dei Fiori è un suggestivo campo in cui la vegetazione assume forme (e materiali) decisamente fuori dalla norma a causa dello scorrimento sotterraneo dell’enX liquida. Ovviamente alla fine del manuale è anche presente un interessante bestiario che dettaglia (meccanicamente e descrittivamente) chi o cosa abita questi luoghi.

Un dettaglio che emerge da questi aspetti dell’ambientazione è l’impossibilità di utilizzare una valuta comunemente riconosciuta. Per questa ragione ogni moneta e ogni banconota, indipendentemente dall’epoca e dal luogo di provenienza, vale 1 unità (chiamata “€¥$”); non penso sia necessario aggiungere quanta importanza assume dunque il baratto. Partendo da questi presupposti, gli abitanti della Terra spesso si trovano a doversi arrangiare e la necessità di assemblare oggetti di fortuna con quello che si trova. Ma questa non è certamente l’unica caratteristica che definisce i protagonisti!

Anteprima dei Protagonisti di Weird World

Definire un personaggio di Weird World, come vedremo ora in questa anteprima, è rapido e semplice.

Non esistono classi, ma la prima cosa da scegliere è l’Origine: Umano, Mutante, Automaton, Alieno o Weirdzard. Queste scelte incidono pesantemente sulle interazioni sociali che si potranno avere, ma anche e ovviamente sulle meccaniche. Ogni Origine dona capacità utili come Abilità (che corrispondono a quelli che in molti altri giochi di ruolo sono conosciuti come “talenti”), Tratti (sia positivi che negativi) e Caratteristiche; queste ultime sono quattro e definiscono le principali interazioni con il mondo di gioco:

  • FOR: potenza fisica
  • DES: coordinazione
  • INT: capacità mentali
  • PERS: predisposizione alle relazioni sociali

A ognuna di esse viene assegnato un dado, la cui taglia varia da d2 a d12; per superare una prova bisogna stabilire la caratteristica adatta, lanciare il relativo dado (eventualmente modificato dalle circostanze) e superare un Livello di Insidia stabilito dal narratore (solitamente da 4 a 10). Attraverso due risorse spendibili (Psiche e Vigore) si possono cercare di variare gli esiti quando la fortuna non è sufficiente. I combattimenti seguono le stesse, semplici, meccaniche; soltanto i weirdzard hanno da tenere in considerazioni alcune regole extra per utilizzare i loro poteri, ma anche qua non troviamo nulla di complicato. Ho particolarmente apprezzato l’utilizzo dell’Energia X; da una parte permettere di compiere gesta fuori dal comune, dall’altra corrompe chi la utilizza fino a, potenzialmente, farlo diventare un ammasso vivente informe o ucciderlo.

Troviamo poi anche un’ampia sezione dedicata all’equipaggiamento, che prevede un approccio abbastanza classico. L’elemento più peculiare sono i reperti delle varie civiltà passate, che fungono da “oggetti magici”.

In generale dobbiamo aspettarci un gioco di ruolo abbastanza spietato, in cui il riposo è l’unica via sicura di guarigione (fisica e mentale) e in cui la morte può giungere inaspettata in qualsiasi momento.

Conclusioni dell’Anteprima di Weird World

Il manuale si conclude con una corposa avventura (20 pagine a fronte delle 95 totali): Per un Pugno di €¥$. Nel caso siate curiosi di provare questo GdR, è un ottimo modo per farlo avendo già tutto il necessario (comprese le schede prefatte per i personaggi, le illustrazioni dei luoghi e gli incontri). La trama è semplice ma accattivante; i personaggi devono scoprire come mai il weirdzard Morgadar ha rubato uno strumento e l’ha portato all’interno della sua base, in mezzo ad una palude.

Oltre al formato molto particola, c’è un altro aspetto dell’estetica del manuale che mi è rimasto impresso. Le illustrazioni di Jacopo Paoletti sono semplicemente perfette per i toni che il gioco vuole trasmettere. Coloratissime, un po’ caricaturali e ricche di dettagli: ecco un altro validissimo motivo per tenere d’occhio l’uscita del manuale finale!

Nella versione della Weirdstart che ho ricevuto, ho notato alcune sviste e alcuni paragrafi che potevano essere espressi in maniera più funzionale, ma mi ha fatto molto piacere sentire che l’autore sta già aggiornando il manuale per sistemare quanto necessario.

Per concludere questa anteprima, posso affermare con certezza che Weird World è un progetto che promette davvero bene; riesce a unire elementi classici a idee originali, facendo venire voglia di scoprire di più a riguardo. Ora non ci resta che attendere il manuale finale!

Se vi è piaciuta questa anteprima del Weirdstart di Weird World, continuate a seguirci per scoprire altri giochi di ruolo!

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